TURISMO ACCESSIBILEche cos’è secondo TUVAICHEPUOI

Ciao viaggiatori,

quante volte abbiamo sentito parlare di turismo accessibile e quante volte invece ci siamo chiesti: ma che cos’è realmente e in che cosa consiste concretamente?

In questo articolo ho raccolto tutte le informazioni possibili per fare chiarezza .

Il turismo accessibile è un modo di viaggiare che attraverso il supporto di strutture e servizi consente a persone con disabilità o bisogni particolari di godere di alloggio, mobilità e partecipazione ad eventi in confort e sicurezza senza problematiche o limitazioni di autonomia.

Un servizio ed una struttura sono accessibili quando, oltre a garantire l’assenza di barriere architettoniche soddisfano questi criteri:

  • l’informazione relativa ad esso è facilmente comprensibile;
  • sono facilmente raggiungibili e fruibili;
  • lo staff è competente nel rispondere ai bisogni
  • sono inseriti in una rete accessibile.

Accessibilità , quindi cosa vuol dire?

Non è altro quindi che uscire di casa verso una meta e avere a disposizione tutte le informazioni che vi servono dalla partenza, all’alloggio fino al ritorno, per poter godere in massima sicurezza e confort dell’evento in cui hai deciso di partecipare.

Accessibile può essere una struttura, intesa come hotel, o ristorante. Oppure accessibile è anche un percorso o un itinerario che può essere svolto in giornata ma che prevede diverse attività tutte in massima sicurezza.

In questo blog affronteremo percorsi, itinerari e destinazioni accessibili per patologie neurologiche prendendo in considerazioni la possibilità di viaggiare da solo, in coppia o in famiglia con bambini.

Ci tengo a sottolineare che accessibile non è solo il bagno o avere una carrozzina da spiaggia. Serve molto di più.

Bisogna saper leggere i bisogni di chi si ha di fronte e soprattutto avere cura dei  particolari , perché sono questi a fare la differenza!!!

Da fisioterapista con più di 12 anni di esperienza con persone disabili e in particolare con la sclerosi multipla mi sono sentita dire tante volte: “io non vado ho paura! Chi me lo dice che là è come vedo dalle foto? E se poi succede qualcosa’”.

Il mio scopo è proprio quello in prima persona di selezionare itinerari, strutture e servizi (con anche bambini al seguito) per provare concretamente e individuare suggerimenti, consigli e potenziale di una struttura per consigliare ai miei lettori in modo esperto e reale cosa troveranno, cosa potranno fare e cosa portarsi con se in più.

Secondo l’istituto Doxa (analisi del 2015) più del 16% delle famiglie italiane, circa 10 milioni di persone , sono coinvolte nel turismo allargato.

 Il 70% delle persone con una disabilità potrebbe viaggiare, ma molti non lo fanno per paura di trovare degli imprevisti e vedersi limitati nelle esigenze e nei gesti quotidiani.

Il turismo è per tutti e come recita la nostra costituzione all’art. 3 comma 2 “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

Uguaglianza e pari opportunità sono quindi un diritto, e il turismo senza barriere nè discriminazioni permette a chi ha una disabilità e alla sua famiglia o ai suoi amici di tornare a sperare , di provare ad alleggerirsi un po l’animo e di cambiare la propria prospettiva.

Io ce la voglio mettere tutta per aiutarvi in questo intento!

Se per tanto tempo il mio lavoro iniziava con una valutazione funzionale della serie “dove hai male? , cosa muovi meno?” da un po di tempo a questa parte anche io ho cambiato prospettiva e ho iniziato a chiedere:

E tu che sogno hai?”

Facendo così , insieme ai miei pazienti, abbiamo tirato fuori potenziali incredibili.

Un equilibrio che ha permesso di superare ostacoli improbabili, una forza che ha permesso di riprendere la macchina e attraversare confini, e una coordinazione che ha permesso di tornare a correre…con calma , passo dopo passo.

E così vi aiuterò , voglio realizzare i vostri sogni, voglio essere la fisioterapista dentro al vostro bagaglio a mano, che ogni tanto si arrabbia perché vuole che non molliate, quella che vi sollecita a esprimere e a fare quello che volete di più e altre ancora quella che a volte semplicemente vi sostiene come un’amica.

Si chiama turismo accessibile ma a me piace chiamarlo turismo su misura, su misura per te!

Questo è TUVAICHEPUOI!