Il diaframma è  al centro del nostro corpo e come tale merita alcune considerazioni che ci accompagneranno anche nei prossimi articoli. Rappresenta uno snodo centrale, il “core” delle strutture trasversali che sostengono il nostro corpo, il seme racchiuso all’interno del frutto.

Parliamo del DIAFRAMMA TORACICO.

In fisioterapia il diaframma rappresenta il principale muscolo della respirazione, è responsabile della buona ossigenazione dei tessuti e può essere causa di squilibri posturali importanti e affaticabilità precoce. Viene stimolato in tutte le tecniche di fisioterapia respiratoria, riabilitazione posturale globale, Mezieres, Metodo Feldenkrais, Trigger Point, Manipolazione della Fascia.

In osteopatia è la struttura trasversale intermedia tra altri due diaframmi umani esistenti:

uno situato superiormente detto diaframma del cervelletto e uno situato inferiormente detto diaframma pelvico (anatomicamente rappresentato dal pavimento pelvico).

Nel mezzo si trova il nostro diaframma toracico la cui funzionalità assicura l’interazione di più sistemi all’interno del nostro organismo come la mobilità e stabilità della colonna vertebrale, la postura, la coordinazione motoria, la funzionalità viscerale, il ritorno linfo-venoso, la funzione vestibolare.

Nella medicina cinese il diaframma corrisponde al 3° chakra o “Chakra del Plesso Solare”. In questo Chakra nasce la spinta che porta l’individuo ad affermarsi nella vita e rispetto al mondo che lo circonda, affrontando le continue sfide dell’esistenza di ogni giorno.

Alcuni lo considerano come il “muscolo della serenità” perché quando siamo stressati o emotivamente sollecitati si contrae come le pareti dello stomaco o i muscoli delle spalle.  E’ vero però anche il contrario, per esempio controllando la sua contrazione possiamo creare la famosa “apnea inspiratoria” che è in grado di aumentare la soglia del dolore somatico, facendoci diminuire la percezione di stimoli dolorosi.

Anatomicamente può essere rappresentato da una cupola che ha diramazioni posteriori, superiori e anteriori. Posteriormente coinvolge le vertebre cervicali, toraciche e soprattutto lombari; superiormente ha inserzioni sternali e delle coste più alte e anteriormente si inserisce alle coste della gabbia toracica inferiore. 

Quindi potete immaginare come una sua disfunzione possa avere ripercussioni generali importanti. 

Nei pazienti con disturbi neurologici i sintomi respiratori possono essere dovuti a deficit della muscolatura respiratoria (specialmente del diaframma) e del controllo automatico del respiro. 

Ad esempio, nelle persone con sclerosi multipla il 32% sviluppa respiro corto, incapacità di fare un respiro profondo, apnee soprattutto notturne, ridotta tolleranza all’esercizio e alla resistenza allo sforzo, riduzione dell’eloquio e della deglutizione.

Cosa si può fare per ridurre al minimo le ripercussioni patologiche e le disfunzioni del diaframma?

Recentemente l’evidenza della letteratura dimostra come l’esercizio fisico e l’allenamento alla corretta respirazione (come la respirazione diaframmatica) possono avere un impatto sul volume encefalico, produrre modificazioni strutturali sulla sostanza bianca e grigia del Sistema Nervoso Centrale e causare miglioramenti nella sfera cognitiva, produrre effetti al Sistema Neuro-Immuno-Endocrino, riducendo il numero di ricadute, la progressione della disabilità, e migliorando la neuroperformance.

Sicuramente l’integrazione dell’osteopatia viscerale (considerando solo alcune manovre) con la fisioterapia respiratoria abbinata all’esercizio terapeutico possono ritenersi un approccio completo e responsabile per fronteggiare queste problematiche.  

Il diaframma è il centro del nostro corpo e come tale bisogna prendersene cura.

Diaframma e intestino sono strettamente collegati , quindi impara a respirare bene e diventa amico con il tuo intestino come insegna Francesca proprio qui.