Siete sicuri di sapere tutto su carrozzine elettroniche e propulsori?

Sapete un utente attivo (che riesce ad utilizzare i suoi arti superiori) quante spinte dà in media alla propria carrozzina?? dalle 2000 alle 4000!

Provate a pensare a quanto si sovraccaricano i muscoli e i tendini del cingolo scapolare , spalle e braccia. Per questo, spesso utenti attivi e non, ricorrono all’aiuto di propulsori e/o carrozzine elettroniche che aiutano gli spostamenti e l’autonomia nella vita quotidiana.

Andiamo a vedere nel dettaglio.

CARROZZINE ELETTRONICHE

La prima differenza che possiamo fare è tra le carrozzine ad uso INTERNO e quelle ad uso ESTERNO.

Le carrozzine elettroniche ad uso interno hanno caratteristiche tali da soddisfare tutte quelle situazioni in cui si rende necessario uno spostamento autonomo in ambienti interni o esterni non particolarmente impegnativi e quindi dove non ci sono sollecitazioni “importanti” a carico di motore e batterie.

Una caratteristica  riguarda anche il telaio. Infatti queste risultano essere di dimensioni ridotte rispetto a quelle da esterno, in quanto devono garantire movimentazioni in ambienti piccoli (pensiamo ad appartamenti non perfettamente adattati). Importante anche in questo caso un adeguato sistema di postura per riuscire a garantire una postura comoda e corretta e permettere un buon controllo del sistema di guida.

carrozzina elettronica e propulsori

Le carrozzine elettroniche da esterno nascono per soddisfare esigenze diverse.

Superare terreni accidentati, utilizzo su strada, velocità ed autonomia che garantiscono una percorrenza anche su tratte medio/ lunghe rispetto ai modelli precedentemente descritti.  Il telaio è più grande e più robusto e sono sicuramente più prestanti.

Anche in questo caso la postura svolge un ruolo importante soprattutto perché il corpo viene sollecitato dalle movimentazioni e dal terreno.

carrozzina elettronica e propulsori

Entrambe possono avere un software semplice per il controllo delle movimentazioni e della guida, o addirittura arrivare a software più complessi che sono in grado di adattarsi alla robotica del proprio domicilio.

Esistono programmi che sono in grado di personalizzare al massimo la guida: velocità max dei km/h (le carrozzine potrebbero arrivare fino a 12 km/h ma per sicurezza in molte asl la velocità max consentita è di 6 km/h), la velocità di sterzata e di frenata, fino alla sensibilità del joystick.

Tutte le carrozzine sono dotate di freno motore e quindi basta lasciare il joystick che la carrozzina frena.

Ho parlato anche di movimentazioni della carrozzina, poiché di base la maggior parte presenta il basculamento di serie, che permette cambi di posizione per “riposarsi” o scaricare la schiena. Possono avere l’elevazione della seduta, la reclinazione dello schienale, l’elevazione delle pedane, fino ad arrivare alla verticalizzazione vera e propria.

 

carrozzine elettroniche e propulsori

Sicuramente a livello prestazionale non c’è paragone tra i due tipi di carrozzine elettroniche.

I problemi subentrano per la maggior parte delle volte quando si hanno ambienti piccoli (come citato sopra, e quindi le carrozzine elettroniche diventano problematiche e ingombranti), e per il trasporto (ovviamente pesando più di un quintale non si possono di certo caricare nell’utilitaria, ma servono mezzi adattati).

Ci teniamo a precisare che qualora ci sia una persona con un deficit cognitivo la carrozzina si tende a non consigliarla poiché diventerebbe molto pericolosa in giro per casa , in strada e anche per l’incolumità di chi assiste.

Le batterie oggi sono per la maggior parte al litio. Il consiglio che diamo sempre è quello di non far mai scaricare del tutto la batteria (come si faceva una volta), ma di darle una carica quando l’indicatore è sull’arancione (verde = carica completa, arancione = possiamo fare ancora un po’ di strada ma stiamo attenti, rosso = siamo in riserva).

L’autonomia della batteria dipende da vari fattori: da che tipo di percorso e terreno si è percorsi, la velocità media, le frenate.

L’autonomia di una carrozzina varia dai 20-30 km.

Per il viaggio in aereo le aziende produttrici rilasciano un certificato per il trasporto il quale è da presentare alle compagnie aeree, la maggior parte delle volte accompagnato anche dalla scheda tecnica.

PROPULSORI

Il propulsore dà la possibilità di trasformare la carrozzina manuale in carrozzina elettronica attraverso l’ausilio di un motore che viene applicato.

Esistono propulsori che consistono nell’applicazione di una ruota motorizzata supplementare (con annessa batteria) che si installano davanti alla propria carrozzina.

Questi sono i propulsori anteriori. 

carrozzine elettroniche e propulsori

Questo è solo un esempio di propulsore anteriore della ditta Triride, ma ce ne sono di vari modelli ( batterie più durature, ruote di diametro più grande, manubrio personalizzato.)

L’utente in questo caso è un utente attivo, dove la maggior parte delle volte, dopo un breve addestramento, è in grado di posizionare la ruota in totale autonomia.

Per l’adattamento alla propria carrozzina bisogna valutare bene alcuni parametri; su carrozzine standard solitamente è quasi impossibile l’applicazione, vanno studiate determinate misure per rendere l’ausilio sicuro ed efficacie.

Inoltre ci sono i propulsori posteriori i quali hanno il motore sulle ruote di spinta o dietro la carrozzina.

In questo caso le ruote di spinte sono sostituite da ruote motorizzate che permettono l’elettrificazione dell’ausilio. Come nelle carrozzine elettroniche la guida è data da un joystick (con funzioni personalizzabili).

Anche in questo caso bisogna valutare alcuni parametri per l’installazione ma è comunque un prodotto utilizzabile per la maggior parte delle carrozzine.

carrozzine elettroniche e propulsori

Questo in particolare si chiama e-fix ma ne esistono altri modelli, alcuni più economici altri più dispendiosi. Dipende sempre dall’utilizzo, dal grado di autonomia, se si ha aiuto o meno.

 

L’ultimo tipo di propulsore è quello in cui si applica una ruotina ausiliaria  motorizzata “dietro” al carrozzina. Questo è un prodotto nuovo presente sul mercato.

La guida è determinata dalla nostra spinta, che viene percepita dal motore e riprodotta, fino a che non decidiamo di fermarci semplicemente con le mani sui mancorrenti.

La caratteristica principale è che tende a non apportare grosse  modifiche alla carrozzina in termini di misure. Il discorso delle batterie equivale a quello delle carrozzine elettroniche.

carrozzine e elettroniche e propulsori

 

Riassumendo gli aspetti fondamentali da prendere in considerazione per la valutazione  e scelta dell’ausilio  sono:

  • la patologia
  • dove si utilizza principalmente l’ausilio
  • gli spazi (interni ed anche esterni) e barriere architettoniche
  • se si ha a disposizione un automobile adattata
  • se c’è assistenza da parte di qualcuno
  • livello di autonomia

 

Dopo aver fatto chiarezza su quello che può esserci realmente utile per garantirci un’agevolazione nella vita quotidiana, non resta che goderci i chilometri che possiamo fare!!!