Quando, parlando di alimentazione, mi interesso alla qualità del sonno spesso leggo negli occhi delle persone uno sguardo interrogativo. Proviamo a chiarire quale relazione esiste fra sonno e sovrappeso.

Il sonno occupa (dovrebbe occupare!) almeno un terzo della nostra vita; infatti si definisce carenza di sonno un tempo di riposo, comprendendo sia sonno notturno che eventuali sonnellini diurni, inferiore alle 8 ore al giorno.  Queste considerazioni ci portano a rivalutare l’importanza della qualità e della quantità del sonno per il benessere e la gestione del sovrappeso.

In particolare qui proveremo a chiarire come i disturbi e la carenza di sonno influenzano in modo negativo il nostro peso corporeo. Ci addentreremo anche in aspetti tecnici; per quelle righe abbiate pazienza.

È ormai dimostrato che meno dormiamo più mangiamo o per lo meno mangiamo peggio aumentando il rischio di sovrappeso e patologie correlate. Nei vari studi in cui si indaga questa correlazione emerge che a parità di condizioni chi dorme meno tende ad avere maggior difficoltà a controllare il peso corporeo, a mangiare in modo più disordinato facendo più spuntini e scegliendo alimenti ipercalorici ed elaborati.

Il pensiero di un legame fra sonno e sovrappeso inizia a farsi strada?

Perché se manca il tempo del sonno mangiamo troppo e male andando incontro al sovrappeso?

Il primo e più intuitivo motivo è che stando svegli più ore si ha maggior accesso al cibo (mentre si dorme non si mangia, giusto?!).

Ci sono poi altre ragioni più fisiologiche in particolare legate a modifiche ormonali indotte dalla carenza di sonno. Succede infatti che il nostro organismo perde il suo ritmo circadiano e va in tilt mettendosi a produrre più grelina (ormone della fame) e meno leptina (ormone della sazietà).

Quindi oltre al fatto che essendo stanchi tenderemo a cercare alimenti più gratificanti che salutari, avremo anche un’alterata percezione dello stimolo fame/sazietà con un “falso bisogno” di alimenti concentrati in grado di dare apparente sollievo all’organismo affaticato.

Mangiando più del dovuto in quantità e qualità il peso non può che aumentare.

Come se non bastasse dormendo poco si hanno maggiori probabilità che aumenti la secrezione di un altro ormone, il cortisolo (ormone dello stress), che comunica al nostro organismo di accumulare grasso ed utilizzare il muscolo come fonte energetica. Quindi se abbiamo carenza di riposo il peso in eccesso sarà ancor di più composto da grasso corporeo mentre il muscolo si riduce.

Ormai avrete capito che è un gioco di equilibri e di ormoni. Ecco che nella relazione fra sonno e sovrappeso entra in gioco un altro componente di questa categoria, l’insulina (ormone dell’utilizzo del glucosio), per dare il suo contributo favorendo a sua volta l’accumulo di grasso.

Si potrebbe obbiettare che stando svegli più ore si ha più tempo per fare sport ed attività fisica in generale. Ahimè dagli studi emerge l’esatto contrario: la stanchezza rende più pigri.

Tutti questi cambiamenti, maggior attrazione verso alimenti ipercalorici, continua richiesta energetica, aumento dei depositi di grasso, minor risorse per gestire il comportamento alimentare, portano verso un’unica direzione, quella che non vorremmo.

Anche se fossimo bravissimi nel gestire l’alimentazione nonostante tutti i messaggi confondenti che abbiamo nominato, dormendo poco l’efficacia sarà inferiore. Se nello specifico stiamo cercando di calare di peso raggiungere l’obbiettivo sarà più difficoltoso, lento e la composizione corporea rimarrà purtroppo a favore del grasso e non del muscolo.

Insomma non dimentichiamo mai che un buon sonno è fondamentale…anche per il controllo del peso corporeo.

Quindi anche in vacanza riposate farete bene al vostro peso e ricordate:

La dieta non è fatta di soli alimenti!