Tante volte ci è capitato di sentirci dire: ma cos’è un ausilio? Il significato di ausilio non è così semplice come può sembrare e soprattutto scegliere quello più adatto se sei in difficoltà.

In questo articolo troverai una mini guida che ti serve per capire una volta per tutte cosa significa ausilio e le strategie per scegliere quello più idoneo alla tua vita quotidiana, prendendo in considerazione diversi aspetti.

Hai mai pensato che un oggetto potrebbe aiutarti nell’eseguire un azione che prima di un evento lesivo facevamo in totale autonomia e tranquillità? Ebbene è quello che succede quando si parla di ausili per vita quotidiana.

Per illustrarti cosa si intende per ausilio nella vita di tutti i giorni, mi sono avvalsa di una dettagliatissima guida , scritta da colleghi terapisti occupazionali con la collaborazione di una fisioterapista , che lavorano al Centro Cardinal Ferrari- Istituto di Riabilitazione di Fontallelato (PR).

Loro hanno approfondito e mostrato in maniera dettagliata cosa si intende ausilio, quali sono i principali ausili con i loro pro e i contro.

“La definizione di ausilio ha subito modificazioni nel corso degli anni. Inizialmente erano considerati solo “oggetti” che sopperivano ad una funzione lesa mentre oggi sono ritenuti “strumenti che servono in particolare alla persona con disabilità, e a chi lo aiuta, per fare ciò che altrimenti non potrebbe”. La più recente definizione, data dallo Standard Internazionale ISO 9999, lo descrive come qualsiasi prodotto (dispositivi, apparecchiature, strumenti, software, etc.), di produzione specializzata o di comune commercio, utilizzato da (o per) persone con disabilità per finalità di:

1) miglioramento della partecipazione;

2) protezione, sostegno, sviluppo, controllo o sostituzione di strutture corporee, funzioni corporee o attività;

3) prevenzione di menomazioni, limitazioni nelle attività, o ostacoli alla partecipazione”.

 

ausili

Viene da sé’ che l’ausilio diventa fondamentale e lo studio del problema occupazionale è la nostra prima necessità da analizzare, quindi ad esempio non riuscire a mangiare in autonomia, non riuscire a prendersi cura di sé o comunque voler svolgere attività nel tempo libero diventano bisogni da soddisfare

Pensiamo a quanta frustrazione può portare il bisogno di un aiuto per esempio in bagno. Oppure pensiamo alla soddisfazione personale nel preparare il pasto ad un ospite/ familiare / compagno dopo aver riacquistato la propria autonomia in cucina.

Prima di individuare l’ausilio più idoneo bisogna valutare i punti di forza e limiti dell’individuo, poiché non bisogna imporre l’utilizzo dell’ausilio, ma semplicemente proporlo per migliorare il livello di autonomia.

Quindi riassumendo , i punti centrali per percorrere la strada “giusta” e arrivare alla propria autonomia sono:

  • scelta
  • l’adattamento dell’ausilio e dell’ambiente
  • eventuali modifiche che devono essere apportate all’ausilio.

ausilio,forchetta all mobility

Gli ausili che verranno trattati in questa breve guida ricoprono tutti i concetti sopra descritti: verranno presentati dispositivi per migliorare la partecipazione nelle attività della vita quotidiana (ausili per cucinare un pasto per i propri familiari, ad esempio), per prendersi cura della propria persona e per preservare o prevenire problemi legati al sistema osteo-tendineo e muscolare causati da patologie invalidanti e progressive.

Diverse tipologie di quadro funzionale e neuro-funzionale possono trovare giovamento nell’utilizzare uno o più strumenti durante le attività della vita quotidiana. Utilizzare il concetto di patologia sarebbe poco idoneo in un contesto come quello che riguarda gli ausili, poiché non esiste la correlazione “ausilio-patologia”, ma piuttosto ausilio-necessità legato ai deficit portati dalla condizione patologica.

Taglieri multifunzionali, posate ergonomiche o pinze prensili dal manico allungato possono diventare strumenti fondamentali nella vita di persone con disabilità migliorandone la qualità.

E’ importante valutare in modo corretto la richiesta della persona, analizzare le componenti residue sia a livello motorio sia a livello cognitivo , considerare il contesto ambientale e l’occupazione.

L’uso di questi ausili, come per tutti gli altri, dalla carrozzina al comunicatore, dal letto al sollevatore, deve sempre rispettare alcune buone pratiche sia nella fase di proposta e valutazione che di fornitura ed utilizzo.

È necessario tenere conto di quattro aspetti fondamentali :

-la persona,

-l’ambiente (fisico o sociale in cui la persona è inserita),

-l’occupazione (l’attività che il paziente e l’ausilio devono svolgere)

-l’ausilio stesso.

Se anche una sola di queste quattro componenti risulta essere deficitaria o non presente tutto il lavoro di valutazione e fornitura decadrà e non sarà funzionale.

 

ausilio

Oltre ai quattro aspetti citati sopra è importante sfruttare il concetto di “soluzione assistiva”: l’ausilio come singolo oggetto potrebbe non essere un facilitatore, come noi pensiamo che sia, ma per il paziente potrebbe essere anche una barriera che si aggiunge a tutta una serie di difficoltà portate dalla patologia.

Quando viene proposto un ausilio bisogna tenere in considerazione che non si sta fornendo un oggetto fine a se stesso ma una probabilità di autonomia.

Dopo questa breve introduzione generale, vi illustrerò gli ausili che prenderemo in considerazione:

  • ausili per l’autonomia nell’alimentazione
  • ausili per l’autonomia nell’abbigliamento
  • ausili per l’ambiente bagno e cura personale
  • ausili per scuola, ufficio e riabilitazione
  • ausili per il tempo libero
  • ausili per l’autonomia quotidiana

 

Articolo dopo articolo li analizzeremo! Tenetevi pronti 🙂

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